Nella vita
inevitabilmente passiamo attraverso periodi di cambiamento, crisi o dolore. Alcune
persone cadono completamente senza potersi più rialzare, altri emergono dal
conflitto con una nuova sensibilità sommamente arricchita.
Il dolore e la crisi sono
necessari in qualsiasi processo di crescita e di evoluzione. Nulla rimane per
sempre tale come lo abbiamo conosciuto. Anche se è completamente umano
retrocedere dalle situazioni dolorose, è tuttavia possibile considerarle come
seme di qualcosa di nuovo e diverso.
La questione relativa al cambiamento non verte pertanto su come possiamo evitare
il dolore o la crisi, ma piuttosto su come possiamo rispondere nella forma più
creativa possibile. Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi, lo definiva come la “collaborazione con l’inevitabile”: accettare
tanto la luce come l’oscurità, l’allegria come il dolore, trovando in tali situazioni
non solo la maniera di crescere come persone ma anche la possibilità di
imparare a ringraziare per questi momenti vissuti.
Nella maggioranza dei
casi i periodi di crisi più profondi sono relazionati con transiti importanti
come quelli di Saturno, Chirone, Urano, Nettuno o Plutone. Ognuno di loro ci offre il proprio dilemma, un trauma o una prova diversi. Il passaggio di Saturno ci
propone una sfida con la realtà, Urano viene a tagliare qualcosa in maniera veloce e
contundente, Nettuno genera un'immensa confusione, mentre Plutone disintegra letteralmente
tutto quello che trova nel suo cammino.
Qualunque sia la
questione principale che ci tocca affrontare, ognuno di questi pianeti non si
allontanerà fino a quando non avremo imparato per bene la lezione.
Una maniera per trovare
un senso alla vita è credere che in tutti noi esista un Essere Nucleare profondo
che guida e regola il nostro sviluppo e la nostra crescita. Come già proponeva
Aristotele, un seme di mela sa che dovrà trasformarsi in un albero di mele e
non certamente in uno di pere. Alla stessa maniera il nostro Essere profondo sa in che
cosa dobbiamo trasformarci e conosce il cammino per raggiungere il nostro
destino.
Ed è proprio qui dove si
rivela l’utilità della carta natale che si apre di fronte a noi come un seme,
una mappa o una guida e ci porta a connetterci in maniera diretta e razionale con
il nostro Essere Nucleare. Attraverso la carta natale quindi possiamo capire
che tipo di seme siamo e in cosa ci dobbiamo trasformare.
La carta natale rivela un
momento congelato nel tiempo, quello della nostra nascita, ma ben sappiamo che
i pianeti continuano a muoversi ed ad attivare punti specifici della nostra
impronta iniziale sia attraverso i transiti che con le progressioni.
Il processo di
manifestazione del nostro Essere Nucleare è quindi in perpetuo divenire: per
cooperare con questo movimento è necessario allora mettersi in ascolto con la
parte profonda di noi stessi ed entrare in contatto con il Proposito dell’Anima.
A volte il cammino che ci
viene proposto è abbastanza chiaro e facile da accettare. Altre volte
invece ci obbliga a passare attraverso periodi di crisi a cui non sappiamo dare
alcuna spiegazione: solo attraversando il dolore più profondo possiamo riuscire a sviluppare certe qualità
che altrimenti sarebbero state relegate od impossibilitate ad esprimersi. Può
essere che le circostanze della vita ci abbiamo allontanato da noi stessi e che quindi la crisi abbia come significato
quello di portarci nuovamente in contatto con la nostra essenza più veritiera,
oppure che il dolore voglia proprio far emergere nuove qualità profonde.
Insomma, il dolore è un
messaggero che ci avvisa che qualcosa non è come dovrebbe essere, e che il
nostro movimento vitale deve essere necessariamente aggiustato.
Liberamente tratto e
tradotto dall’edizione spagnola “Los dioses del cambio” di Howard Sasportas.
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