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Sinastria karmica: alla ricerca dell'Altro.

Perché nel corso della nostra vita ci innamoriamo di una determinata persona e non di altre? Perché a volte siamo attratti da qualcuno che, sin dagli inizi della relazione, intuiamo che ci farà soffrire o che non rimarrà a lungo con noi? Perché le esperienze amorose, sia positive che negative, hanno il potere di trasformare le nostre vite?


Alla ricerca dell’Altro.

La necessità di relazionarsi profondamente con qualcuno è senza dubbio una delle caratteristiche principali dell’essere umano: a livello profondo ricerchiamo lo stato di protezione totale sperimentato nell’utero materno, un periodo nel quale tutte le nostre necessità basiche erano soddisfatte ed il nostro mondo coincideva esattamente con lo spazio comodo ed accogliente offertoci da nostra madre.

Il momento della nascita decreta in maniera irrevocabile la nostra entrata nel mondo della dualità: l’Io ora è separato dal resto della realtà e l’anelo a questo stato di unione totale permane dentro di noi. Una volta adulti ci mettiamo allora alla ricerca di qualcuno, un essere esterno a noi che attraverso l’unione amorosa ci riporti a questa sensazione di benessere e fusione totale sperimentato quando non eravamo coscienti.

Amore e karma.

Nell’ottica karmica dobbiamo però ricordare che l’Amore non è solo un momento di incontro fisico ed emotivo, ma anche (e forse soprattutto) un luogo fortemente spirituale dove si formano significati che oltrepassano i limiti conosciuti alla nostra coscienza.

Incarniamo in un determinato momento storico, in una data ed in un momento preciso, in una famiglia in concreto per una ragione: la nostra Anima deve imparare infatti una o più lezioni che ha lasciato in sospeso nel Tempo. Anche le persone che entrano a far parte della nostra vita fanno parte di un progetto che si snoda dal passato verso il futuro e che si attiva nel momento presente.

Gli incontri e le relazioni amorose assumono perciò una grande importanza non solo per il nostro Ego attuale e la sua necessità di “stare in compagnia”, ma ci danno anche importanti indicazioni sul passato della nostra Anima, su temi particolari che si ripresentano sotto varie forme nella nostra esistenza e  per i quali nella maggioranza dei casi non sappiamo trovare una soluzione. Le relazioni amorose ci parlano perciò del nostro karma, di ciò che ci è successo -nel bene e nel male- in incarnazioni precedenti a questa che stiamo ora vivendo.

Cosa è la sinastria karmica.

La sinastria karmica è una tecnica astrologica che permette analizzare il tipo di relazione che è esistita in passato fra due persone che si sono ritrovate in questa vita, le caratteristiche attuali e le possibilità di sviluppo futuro come coppia.

In generale con sinastria si intende la sovrapposizione di due distinte carte natali al fine di valutare il tipo di rapporto esistente tra i soggetti in questione: non parliamo solo di coppie legate da un sentimento amoroso, ma anche della relazione fra un genitore ed un figlio, due amici, un datore di lavoro ed un impiegato tanto per fare qualche esempio.

È importante sottolineare che per qualsiasi sinastria ed in particolar modo per quella karmica, è importante analizzare separatamente le due carte natali prima di procedere al loro studio comparato.

Attraverso i distinti livelli planetari (pianeti personali, sociali, transpersonali ed il loro stato cosmico) riceveremo indicazioni sulla maniera di sentire, pensare, desiderare ed agire del soggetto, come partecipa alle dinamiche mondane, ed infine vedremo come integra le energie di trasformazione e partecipa come soggetto all’evoluzione umana.

Sarà poi l’analisi karmica attraverso le consuete tecniche (analisi dei punti del passato dell’Anima, pianeti retrogradi, segni intercettati, case d’acqua solo per citare le principali) a descriverci situazioni del passato di questa persona, momenti precedenti alla vita attuale che hanno segnato traumi o blocchi specifici. Spesso affiorano scelte complicate, limitazioni o imposizioni nate nel seno della famiglia, migrazioni forzate verso altre terre, abbandoni sentimentali, situazioni psichiche pesanti (o al limite della salute mentale), perdite economiche che hanno raso al suolo la dignità della persona, abusi sofferti o imposti.

Sono questo tipo di situazioni che si riescono a leggere in una interpretazione karmica della carta natale, momenti di una vita anteriore che hanno segnato un prima e un dopo, una marca forgiata a fuoco nella coscienza psichica di questa Anima che, ritornando ad incarnarsi nel mondo terreno, continua comunque a portare dentro di sé e a rivivere in varie forme come tema irrisolto.

Una volta chiarito l’antico sottofondo delle due persone, la sinastria karmica inizia ad analizzare il tipo di relazione presente fra i due.

Sinastria karmica: il calcolo.

Una semplice nota per chi non sapesse come realizzare a livello grafico una sinastria: basta andare sul sito di Astrodienst, selezionare in alto a destra la lingua italiana e registrarsi gratuitamente, in questo caso conviene perchè dovremo lavorare con due carte natali.

Entrando in "Oroscopi gratuiti" bisogna scegliere “Selezione estesa di carte”, inserire i propri dati di nascita con esattezza e salvare prima una e poi l'altra carta. A questo punto, sempre in “Selezione estesa di carte”, bisognerà cliccare su "Tipo di carta" e scegliere Carta sinastrica oppure Sinastria con cerchio esterno (io consiglio la prima opzione). Ci troveremo di fronte a due carte, una sovrapposta sull'altra, ed il programma ci indicherà tramite gli aspetti di diverso colore ciò che sente e che succede tra una persona e l'altra.

Logicamente saper leggere ed analizzare una sinastria non è un compito facile per chi alle prime armi, ci vuole molto studio e pazienza... La sinastria karmica poi è ancora più complessa perché richiede un'analisi su varie linee temporali (passato, presente e futuro).

Ecco alcuni tips.

Analisi astrologica delle relazioni karmiche/dharmiche.

Dal punto di vista astrologico nella sinastria karmica bisognerà porre particolare attenzione a:
  • assi Ascendenti/Discendenti,
  • assi Nodali, aspetti ai Nodi lunari ed ai loro governatori,
  • Case d’Acqua (IV, VIII, XII),
  • aspetti al Vertex e Antivertex,
  • aspetti armonici ed inarmonici fra i pianeti (con particolare attenzione alla relazione dei pianeti personali di uno con i transpersonali dell’altro),
  • figure di aspetti che si formano fra le due carte (solo a mo’ di esempio Yod, T o croci cosmiche).
Ogni sinastria karmica è naturalmente, come ogni relazione amorosa, diversa dalle altre e non c’è nessuna ricetta precostituita che possa indicare come si è svolto il legame. È parte della sensibilità e dell’intuizione dell’astrologo karmico (non me ne vogliano gli studiosi di astrologia classica che ammiro profondamente per la loro capacità di analisi pratica e concreta), quella di saper valutare e riconoscere il tipo di connessione che due anime hanno avuto in passato, le concordanze e gli ostacoli che invece sono chiamati ad affrontare in questa vita.

Sinastria karmica: gli aspetti.

In particolare gli aspetti fra i pianeti (quanto più stretti di orbita maggiore sarà l’influenza karmica) offrono indicazioni interessanti: quelli armonici come trigoni e sestili indicheranno riconoscimento reciproco, collaborazione, buoni risultati ottenuti insieme, mentre quelli negativi (quadrature, opposizioni, quinconci) ci parleranno invece di tensioni, scontri e problemi non risolti. Le congiunzioni, gli aspetti senza dubbio più importanti da tenere in considerazione, invece indicheranno una fusione di elementi che andranno valutati di volta in volta a seconda dei pianeti coinvolti.

Molto utili in questo genere di analisi sono anche gli asteroidi e le stelle fisse che danno certe sfumature di interpretazione altrimenti a mio avviso difficilmente raggiungibili.

Nelle sinastrie karmiche che ho avuto l’onore di studiare (sono sempre un viaggio assolutamente affascinante per me), in effetti si riscontravano unioni fisiche o spirituali tra le due persone in questione che si erano effettivamente già conosciute in incarnazioni precedenti. 

Attenzione, non sempre si tratta di legami fisici o sessuali: so che è difficile anche il solo pensarlo, ma un figlio di una vita precedente che per qualche motivo abbiamo abbandonato potrebbe presentarsi ora sotto le sembianze di un compagno sentimentale che ha bisogno di tutto l’amore che non ha potuto ricevere in precedenza. Le casistiche sono molteplici e se siamo interessati ad una sinastria karmica dobbiamo essere pronti ad aprire la nostra mente oltre i limiti imposti dal momento presente.

Relazioni karmiche e dharmiche.

Se intendiamo come karmica una relazione che proviene dal passato precedente a questa vita, allora non tutti gli incontri possono essere considerati karmici. Alcuni di questi, anche molto importanti, li preferisco definire come legami dharmici, ovvero legati all’evoluzione della nostra Anima. Sono persone che possono essere considerate un “regalo del Cielo” e che ci aiutano a sgomberare il bagaglio psichico proveniente dal passato e ad incamminarci verso ciò che la carta natale indica come Missione per la nostra vita. In un modo o nell’altro, relazioni karmiche o dharmiche che siano, la sinastria riesce a far luce sulla tipologia di legame esistente fra due persone.

Il karma tra passato e futuro.

La sinastria karmica è sì un viaggio nel passato di due anime che si sono già conosciute, ma allo stesso tempo un indicatore utile di quello che potrebbe essere il loro futuro. Se fra di loro si interpongono importanti temi irrisolti che pendono come una spada di Damocle sulla loro relazione, saranno capaci in questa incarnazione di risolverli o saranno irrimediabilmente destinate a riprodurli?

A mio giudizio dipende molto dal livello di evoluzione interiore raggiunto da ognuno dei due elementi. In questo senso è perciò fondamentale da una parte l’analisi degli aspetti dei pianeti transpersonali sia a livello di singola carta che di sinastria, dall’altra la valutazione dei cicli astrologici personali, presenti o prossimi a presentarsi.

Un altro notevole aiuto per lo studio di un tema sinastrico proviene senz’altro dalla carta combinata (chiamata anche integrata, composita o composta, come preferite...) che non solo ci descrive la coppia come una entità energetica autonoma, ma che ci indica anche cosa hanno imparato insieme queste due persone, quali sono stati gli errori che hanno commesso e cosa viene richiesto loro in quanto coppia e come parte di un processo evolutivo maggiore. Ma questa sarà sicuramente l’occasione per un prossimo articolo.

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