Se partiamo dal
presupposto che il destino si sviluppa in relazione con il livello di
coscienza, l’Astrologia si presenta allora come un formidabile strumento che ci
permette di sviluppare il livello di autoconoscenza: a differenti livelli di
coscienza corrispondono perciò destini diversi.
Le fonti dalle quali
emergono queste informazioni rimangono però sconosciute, irraggiungibili e
trascendentali alla nostra capacità di comprensione. Ognuno di noi in qualche
momento della vita si è incontrato in mezzo a situazioni complicate che superavano
qualsiasi chiave di interpretazione razionale: ci siamo trovati di fronte
all’occulto e all’insondabile e da qui siamo partiti verso una comprensione più
profonda.
La Astrologia in questo
senso è in grado di fornirci le chiavi delle ragioni ultime. Ci seduce perché
iniziamo ad intravvedere la matrice, perché sveglia in noi la coscienza dell’Origine.
Ci pone di fronte al mistero a cui ci dobbiamo inchinare in maniera
reverenziale.
Ci troviamo a vivere però
in un’epoca che esige risposte immediate e stringe tutti i tempi, inclusi
quelli della coscienza. Il sacro ed il mistero invece hanno bisogno di tempi
dilatati: addentrarsi in loro significa investigare dentro di noi poco a poco, trovarci
di fronte ad improvvise rivelazioni e poi meditare su queste accettandole poco
a poco. È essenziale quindi procedere ancora e seguire in questo processo sempre più profondo ed
impressionante per la nostra coscienza.
In questo senso il
processo di autoconoscenza non solo ci permette di elevare il nostro livello di
coscienza, ma anche di poter cambiare le circostanze che ci troviamo a dover
affrontare. Non solo ci darà la possibilità di rivedere il vissuto con occhi
diversi e più amorosi, ma ci permetterà di allontanarci naturalmente da quelle
situazioni che non servono più al nostro sviluppo spirituale perché già compiute, attraendo invece nuove occasioni di vita e di apprendimento. La coscienza come percorso e come destino.
Il destino si svolge al
tempo stesso nel tempo, è un processo che si sviluppa intorno ad un desiderio
di comprensione di ciò che ci succede. Gli avvenimenti della vita, l’incontro
con gli altri fanno parte della struttura cosmica a cui apparteniamo: se
cominciamo a riconoscerla ci addentriamo nella nostra essenza. Il viaggio della
coscienza comincia allora in maniera forzata con identificazioni parziali,
impressioni sulla vita e sul proprio essere che si annodano o si sostituiscono.
Il proposito finale della nostra esistenza si rivela perciò mentre viviamo, come un fiume segue il suo percorso verso il mare, procedendo in maniera lenta e sinuosa o veloce e precipitata a seconda del momento e della situazione. Quando il fiume arriva al mare ritorna alla propria origine.
Il proposito finale della nostra esistenza si rivela perciò mentre viviamo, come un fiume segue il suo percorso verso il mare, procedendo in maniera lenta e sinuosa o veloce e precipitata a seconda del momento e della situazione. Quando il fiume arriva al mare ritorna alla propria origine.
Dobbiamo perciò riconoscere che esiste un proposito che dà il senso e la direzione alla nostra vita,
che ci fa vivere momenti tranquilli in cui crediamo di aver trovato il nostro
rifugio, per poi scuoterci improvvisamente ed obbligarci a muoverci ed a
cambiare. È proprio in questi momenti che ci troviamo in “crisi di identità”:
la totalità ci reclama e ci obbliga a seguire avanzando. Quello che credevamo che fossimo cede di
fronte a quello che scopriamo che siamo. E questo processo non si completa solo in un'unica vita: è
probabile che le nostre anime abbiano bisogno di diverse incarnazioni per
espandere la coscienza ed imparare la lezione che ci è toccata vivere.
Qualsiasi sia lo stato
della nostra coscienza all’incarnarsi in questa esistenza, durante i primi anni di
vita elaboriamo un’immagine di noi stessi che otteniamo sia dalle nostre percezioni
personali che dalle risposte che riceviamo dagli altri. Con il tempo queste
credenze si sedimentano e vanno a formare la nostra immagine o prima identità.
Ed in questa maniera rispondiamo alle situazioni che ci succedono: attaccandoci
alle nostre convinzioni ed evitando qualsiasi tipo di trasformazione, oppure
cedendo immediatamente allo sconosciuto e liberandoci dalla monotonia. Possiamo
generare differenti risposte a secondo dell’area vitale che ci interessa:
possiamo rimanere afferrati nell’ambito emozionale ed invece rinnovarci nelle
idee. O al contrario.
La Astrologia ci fornisce
perciò la possibilità di addentrarci nel complesso codice della condizione
umana e poter interpretare le opportunità più affascinanti che il destino porge
alla coscienza di ciascuno. Sarà poi responsabilità di ognuno di noi quella di
rispondere in maniera fluida o meno alla corrente del fiume che ci porta verso
il mare.
Liberamente tratto e tradotto da "La carta natal como guía del desarrollo de la conciencia" di A. Lodi, I. González, H. Steinbrun.
Liberamente tratto e tradotto da "La carta natal como guía del desarrollo de la conciencia" di A. Lodi, I. González, H. Steinbrun.
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