Questo è il racconto della
regressione ipnotica di una paziente che Stanislav Grof, famoso psicologo
transpersonale di origine ceca, descrive nel libro “The adventure of Self
Discovery”.
Liberamente tratto e
tradotto dal libro di Stanislav e Christina Grof “The Stormy Search For The
Self: A Guide To Personal Growth Through Transformative Crisis ” (1990).
“Il processo stava producendo
un enorme effetto sulla paziente. Questa descrisse come si trovava nel bel mezzo di una violenta battaglia nell’antica Persia. All’improvviso sentì un dolore
acuto nel petto provocato da una freccia. Si trovava quindi stesa per terra,
nella polvere, in una giornata di gran calore. Nel cielo azzurro sopra di lei
incominciò ad intravvedere degli avvoltoi che poco a poco si avvicinavano a lei
volteggiando in grandi circoli. Gli animali infine si appoggiarono per terra e
la circondarono aspettando che morisse. Lei però resisteva e rimaneva in vita,
ed allora alcuni di questi avvoltoi si avvicinarono ed incominciarono a
strapparle pezzi di carne viva. Gridando e tirando colpi intorno a lei, la
donna cercava di combattere una battaglia disperata ma già persa contro i rapaci.
Alla fine si arrese e morì. Quando concluse questa esperienza la donna si
liberò della sua fobia verso gli uccelli e le piume, una paura incosciente che l’aveva
accompagnata durante moltissimi anni”.
Stanislav Grof descrive
questa esperienza a cui lui partecipò in prima persona come un fenomeno transpersonale la cui
descrizione è presente in molte culture e religioni del mondo. Si tratta di esperienze karmiche o ricordi di vite
passate, una delle manifestazioni vitali più drammatiche degli stati
alterati di coscienza.
Le esperienze karmiche
consistono in una sequenza di esperienze vissute in altri periodi storici e/o
Paesi. Spesso sono circostanze caratterizzate da una forte emozione e delle
quali i protagonisti sono in grado di descrivere con un sorprendente grado molti
dettagli, specificando gli scenari fisici e le circostanze storiche.
Una caratteristica
importante delle esperienze karmiche è la convinzione che questi avvenimenti siano
ricordi personali di una vita anteriore.
E sia nel caso che le si consideri una prova evidente a favore della
reincarnazione che nel caso contrario, va comunque preso atto che sono fenomeni psicologici importanti con un
potenziale curativo e di trasformazione molto alto.
Esperienze di questo tipo
hanno ispirato concetti come la rinascita e la legge del karma proveniente dall’India.
Secondo queste filosofie la nostra esistenza non è limitata ad un’unica vita,
ma consiste in una serie di reincarnazioni successive. Generalmente le persone
non ricordano le vite anteriori eccetto in occasioni speciali nelle quali i
ricordi isolati di avvenimenti importanti delle nostre vite passate emergono
alla nostra coscienza.
Per comprendere l’importanza
psicologica delle esperienze delle vite passate dobbiamo prendere atto che il concetto della reincarnazione è
presente nella maggiornanza delle culture antiche e preindustriali. È ad
esempio la pietra fondamentale dei grandi sistemi spirituali dell’India:
induismo, buddismo, giainismo e sikhismo, e anche del vajrayana tibetano. Ma non solo: anche gli
antichi egizi, gli indios americani, i parsi, le culture della Polinesia ed il
culto orfico dell’antica Grecia condividevano queste credenze. Ed persino nel nostro Cristianesimo furono presenti fino a quando vennero censurate con il Concilio
di Costantinopoli.
Un altro aspetto
importante relativo ai ricordi delle vite passate è il suo straordinario potenziale terapeutico e trasformatore, confermato in
numerose occasioni dagli psicoterapeuti e dai ricercatori degli stati alterati
di coscienza.
Quando il contenuto dell’esperienza karmica si rivela alla coscienza è capace di spiegare molti aspetti della vita quotidiana della persona in questione che altrimenti rimarrebbero incomprensibili. Difficoltà a relazionarsi con certe persone, paure senza spiegazione, attrazioni particolari, oscuri problemi emozionali e psicosomatici incominiciano ad acquisire senso come oneri karmici provenienti da una vita precedente. Questi problemi sono poi soliti scomparire quando l'esperienza viene integrata dalla coscienza.
Quando il contenuto dell’esperienza karmica si rivela alla coscienza è capace di spiegare molti aspetti della vita quotidiana della persona in questione che altrimenti rimarrebbero incomprensibili. Difficoltà a relazionarsi con certe persone, paure senza spiegazione, attrazioni particolari, oscuri problemi emozionali e psicosomatici incominiciano ad acquisire senso come oneri karmici provenienti da una vita precedente. Questi problemi sono poi soliti scomparire quando l'esperienza viene integrata dalla coscienza.
Dopo l’esperienza karmica
in cui si è rivissuto una “vita anteriore” in moltissimi pazienti sono stati osservati ripetutamente il
sollievo o la totale eliminazione di gravi dolori psicosomatici, depressioni,
fobie, asma psicogenico, emicranie e altri tipi di problemi che resitevano
ad una varietà di trattamenti medici convenzionali.
Ma i ricordi delle vite
passate possono altresì convertirsi in una fonte
di considerevoli problemi. Quando si avvicinano alla coscienza ma non sono
ancora pronti per manifestarsi in maniera completa, sono soliti produrre un
profondo impatto nella psiche della persona e causare difficoltà fisiche ed emozionali importanti.
La persona in questione
prova in diverse parti del corpo sensazioni strane che non hanno riscontro
nella realtà quotidiana. Può notare ad esempio timori infondati verso certe
persone, luoghi o, al contrario, irresistibili attrazioni. Si può arrivare a
sentire acuti dolori nel corpo o sensazioni di soffocamento per cui non si
trovano spiegazioni mediche. Le immagini di un viso, di un luogo o di un
oggetto sconosciuti emergono ripetutamente nella coscienza.
Tutti questi elementi sono
parti significative di uno schema karmico che non è ancora emerso completamente alla
superficie e che, sperimentati fuori contesto, risultano incredibili e
completamente irrazionali.
Altri problemi si possono
generare quando questo tipo di esperienze karmiche forti incominciano ad
emergere alla coscienza nel bel mezzo della vita quotidiana. La perturbarzione
che riescono a produrre influisce
fortemente nel normale funzionamento della vita della persona. È probabile
incominci a sentire l’impulso di conoscere a fondo la questione karmica che sta
vivendo per poterla in questa maniera completare ed in un certo senso
comprendere.
Alcuni individui sotto l’influenza
di ricordi di vite passate hanno riconosciuto certe persone che facevano parte
della loro vita attuale come “compagni karmici”, definizione con la quale si
intende sia acerrimi nemici che anime gemelle. Incominciavano perciò a ricercarle
ripetutamente per potersi confrontare o stabilire un legame affettivo con loro.
Queste situazione senza
dubbio possono generare confusione ed uno stato generale di scomodità. L’esperienza completa di un ricordo karmico
non significa la fine di tutti i problemi.
Anche quando tutto il
processo arriva ad un termine e si siano accettate tutte le implicazioni
connesse, esiste la possibilità che le persone vivano una sfida addizionale.
Hanno infatti vissuto
profonde ed importanti esperienze che però non fanno parte della nostra cultura
e perciò hanno il compito di
riconciliarle con la visione del mondo tradizionale proposto dalla civiltà
occidentale.
Questo processo può
risultare facile per coloro che non condividono una cosmogonia scientifica,
visto che troveranno senza dubbio molto interessante il tipo di esperienze che
hanno vissuto. Coloro che invece possiedono un orientamento fortemente
intellettuale e razionale sentiranno mancare il terreno sotto ai loro piedi e
probabilmente entreranno in un periodo di sgradevole confusione come risultato
di aver vissuto un certo tipo di esperienze che minacciano il loro sistema di
credenze.
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